Una stanza con divano letto al centro, tavolo da cucina subito dietro al letto e mobili cucina nello stesso ambiente senza nessuna separazione (sensazione da accampamento). Niente armadi, niente appendiabiti: abito e vestiti sulle sedie della cucina. Niente finestre: solo alcuni punti luce ad apertura parziale e comunque coperti da tendine di cartone (quindi niente luce, bisogna tenerla accesa a qualsiasi ora). La stanza era comunicante con altra (separata da porta chiusa a chiave) evidentemente talmente vicina che si sente anche il respiro (letteralmente) di chi è ospite accanto.Colazione: solo alla mia seconda richiesta, la mattina stessa della colazione, su whatsapp mi informano che la colazione può essere consumata in un albergo a 6 minuti a piedi dall’appartamento (quindi ho rinunciato perché non avrei fatto in tempo con 12 minuti a piedi andata e ritorno più altro tempo). Del personale non si è visto nessuno, tutto al telefono o su whatsapp (con cui mi è stato ricordato - questo si puntualmente, a differenza del luogo della colazione - che avrei dovuto lasciare sul tavolo la tassa di soggiorno, di cui ancora aspetto la ricevuta). Per la metà del prezzo pagato (o anche meno) a Palermo (e anche altrove) si trovano soluzioni immensamente superiori.